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Ufficio per il processo, 72.901 le domande al concorso
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Ufficio per il processo, 72.901 le domande al concorso 

La Commissione RIPAM per il Ministero della Giustizia ha annunciato che ben 72.901 candidati hanno presentato domanda per partecipare al concorso finalizzato all’assunzione di 3.946 nuovi addetti all’Ufficio per il processo.

Il concorso, strettamente legato al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), è stato accolto con grande interesse, evidenziando un notevole interesse nel settore pubblico come potenziale datore di lavoro. I numeri parlano chiaro: un quarto dei candidati ha meno di 30 anni, mentre quasi il 60% rientra nella fascia di età inferiore ai 40 anni. Inoltre, la partecipazione femminile ha superato il 70%, segnalando una forte presenza di donne interessate a queste opportunità lavorative.

Il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha commentato positivamente questo risultato, sottolineando l’importanza di continuare a incoraggiare i giovani a mettere le proprie competenze al servizio del Paese. Questo dato, giunto proprio alla vigilia della Festa dei Lavoratori, rappresenterebbe un incoraggiamento a perseguire ulteriormente politiche che favoriscano l’inserimento dei giovani nel settore pubblico.

Il bando, che mira a reclutare personale non dirigenziale su base distrettuale da inquadrare a tempo determinato nell’Area funzionari, è rivolto a laureati in ambito giuridico, economico o delle scienze politiche e sociali.

È interessante notare che tra i candidati ci sono anche 870 laureandi, i quali possono partecipare grazie a una disposizione innovativa del recente decreto-legge Pnrr. Questa disposizione consente la partecipazione purché abbiano superato l’ultimo esame del corso di studi e conseguano una delle lauree richieste entro 60 giorni successivi alla scadenza del bando.

Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha interpretato questo record di candidature come un segnale di fiducia nella Giustizia e nel processo di rinnovamento in atto, promosso proprio dal Pnrr. Questo afflusso di candidati, secondo il Ministro, rappresenterebbe quindi un’opportunità per il Ministero di arricchire il proprio corpo di personale con nuove energie e competenze, contribuendo così a rafforzare il funzionamento di un servizio essenziale per lo stato di diritto.

I nuovi assunti andranno ad affiancare i già 5.575 addetti dell’ufficio per il processo già in servizio, al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi fissati dal Pnrr entro la prossima scadenza del 30 giugno 2024.

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