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Magistratura 2025: tutto sul nuovo bando per 450 posti di magistrato ordinario
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Magistratura 2025: tutto sul nuovo bando per 450 posti di magistrato ordinario 

È stato finalmente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il bando del concorso in magistratura 2025, uno degli appuntamenti più attesi dell’anno per chi sogna di indossare la toga.
Con il decreto del 22 ottobre 2025, il Ministero della Giustizia ha indetto un concorso pubblico, per esami, finalizzato alla copertura di 450 posti di magistrato ordinario.
Si tratta di una delle selezioni più prestigiose e impegnative del panorama dei concorsi pubblici italiani, un traguardo che richiede studio, determinazione e una preparazione mirata.

Concorso in Magistratura: un bando atteso

Il bando appena pubblicato conferma la struttura tradizionale del concorso, ma aggiorna alcuni passaggi procedurali e normativi in linea con la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e le ultime modifiche legislative.
L’obiettivo è chiaro: rendere la selezione più efficiente, trasparente e accessibile, senza però rinunciare all’elevato standard richiesto per accedere alla carriera giudiziaria.

Le domande di partecipazione potranno essere inviate esclusivamente per via telematica, attraverso il portale del Ministero della Giustizia (www.giustizia.it), utilizzando le credenziali SPID di secondo livello, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Un sistema moderno che sostituisce definitivamente le modalità cartacee e velocizza l’intero iter amministrativo.

Requisiti di ammissione per il concorso in Magistratura: chi può partecipare

Il bando fissa con precisione i requisiti di ammissione al concorso, distinguendo tra condizioni generali e categorie specifiche.

Tra i requisiti generali, i più importanti sono:

  • la cittadinanza italiana;
  • l’esercizio dei diritti civili;
  • una condotta incensurabile;
  • l’idoneità fisica all’impiego;
  • la regolarità rispetto agli obblighi di leva;
  • e l’assenza di esclusioni da precedenti concorsi (non più di quattro non idoneità).

A questi si aggiunge il versamento di un diritto di segreteria di 50 euro, da effettuarsi tramite la piattaforma PagoPA, a copertura delle spese della procedura concorsuale.

Quanto alle categorie ammesse, il concorso è aperto non solo a magistrati onorari, docenti universitari o funzionari pubblici con determinata anzianità di servizio, ma anche ai laureati in giurisprudenza che abbiano concluso specifici percorsi post-laurea:

  • la scuola di specializzazione per le professioni legali,
  • un diploma di specializzazione in discipline giuridiche,
  • o un tirocinio/stage presso uffici giudiziari o l’Avvocatura dello Stato.

Una formula più ampia, dunque, che valorizza la formazione universitaria e le esperienze professionalizzanti dei giovani giuristi.

Come si presenta la domanda

La domanda di partecipazione deve essere compilata e inviata entro 30 giorni dalla pubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale.
Il candidato dovrà compilare l’apposito form online disponibile sul portale del Ministero, allegare le informazioni richieste (dati anagrafici, titoli, recapiti, lingua straniera scelta per l’orale) e procedere al pagamento del diritto di segreteria.

Una volta inviata, la domanda sarà confermata da una ricevuta elettronica con un codice identificativo contenente un codice a barre: questo documento dovrà essere conservato e presentato durante le prove.
In caso di errori o mancata generazione della ricevuta, la domanda è da considerarsi non inviata: l’attenzione ai dettagli, quindi, è essenziale.

Le prove del concorso Magistratura

Come da tradizione, il concorso in magistratura 2025 prevede una prova scritta e una prova orale, entrambe di elevato livello tecnico-giuridico.

La prova scritta

Consiste nello svolgimento di tre elaborati teorici su:

  • diritto civile,
  • diritto penale,
  • diritto amministrativo.

Ogni tema dovrà essere redatto entro otto ore dalla dettatura della traccia.
Durante la prova sarà consentita la consultazione dei soli testi non commentati dei codici, delle leggi e dei decreti dello Stato, secondo le regole che saranno definite nel diario delle prove scritte.

La prova orale

Il colloquio coprirà un ampio ventaglio di materie: dal diritto civile e penale alla procedura civile e penale, dal diritto amministrativo e costituzionale al diritto del lavoro, commerciale, tributario, internazionale e dell’Unione europea.
Non mancheranno domande su informatica giuridica e ordinamento giudiziario, oltre al colloquio in lingua straniera (inglese, francese, spagnolo o tedesco).

Per accedere all’orale sarà necessario ottenere almeno 12/20 in ciascun elaborato scritto.
L’idoneità finale sarà raggiunta solo con almeno 6/10 in ogni materia orale e un punteggio complessivo (scritto + orale) non inferiore a 108 punti.

Le date delle prove e la commissione esaminatrice

Il diario ufficiale delle prove scritte è già fissato: dal 22 al 26 giugno 2026, secondo quanto previsto dall’articolo 7 del decreto.
Le sedi e le modalità di svolgimento saranno pubblicate sul sito del Ministero della Giustizia e nella Gazzetta Ufficiale del 10 marzo 2026.

La commissione esaminatrice sarà composta da magistrati con elevata professionalità, docenti universitari di ruolo e avvocati patrocinanti dinanzi alle magistrature superiori.
Un organo di garanzia che assicurerà la serietà e l’imparzialità della selezione.

Graduatoria e nomina dei vincitori

Terminato l’iter, la commissione forma la graduatoria finale, che viene trasmessa al Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) per l’approvazione.
I candidati risultati idonei sono quindi nominati magistrati ordinari, nei limiti dei posti disponibili e secondo l’ordine dei punteggi conseguiti.
La pubblicazione sul Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia segna l’avvio del termine per eventuali reclami.

Un’opportunità che vale una carriera

Il concorso per magistrato ordinario rappresenta una delle sfide più impegnative del panorama giuridico italiano.
Non è solo una prova di conoscenze, ma anche un percorso di crescita personale e professionale.
Chi vi accede sceglie di dedicarsi alla tutela della giustizia e alla difesa dei diritti fondamentali dei cittadini, un compito tanto difficile quanto nobile.

La chiave per affrontarlo con successo? Metodo, costanza e una preparazione di qualità.
Dallo studio dei codici alla scrittura giuridica, ogni dettaglio conta.
E per chi inizia ora, il consiglio è semplice: partire per tempo, organizzare un piano di studio e affrontare ogni materia con curiosità e rigore.


In sintesi, il concorso magistratura 2025 è una porta d’ingresso verso una delle carriere più prestigiose dello Stato.
450 posti, un percorso selettivo e rigoroso, ma anche un’occasione unica per chi crede nella giustizia e desidera servire il Paese con competenza e integrità.

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